La mobilità urbana per i grillini? Autosilos, funivie e, soprattutto, automobili automobili automobili

21 Nov

Qual è la ricetta grillina per uscire dal perenne ingorgo metropolitano? Semplice: sostituire i parcheggi sotterranei con gli autosilos, abolire i biglietti cartacei dei bus perché diventano in fretta spazzatura, costruire funivie e cabinovie urbane per collegare le periferie col centro storico, sorvegliare i semafori con le telecamere e, soprattutto, tranquillizzare gli automobilisti garantendo che non verrà fatto nulla per limitare il loro sacrosanto diritto a perdere ore e ore in mezzo al traffico, allo smog, al rumore.

Non scherzo (purtroppo). E’ scritto tutto nero su bianco nel Programma Trasporti del Movimento 5 Stelle di Roma. L’obiettivo della strategia grillina per la Capitale è chiaro. Si sbraita demagogicamente contro bersagli facili (i numerosi cantieri dei garage sotterranei o la parentopoli Atac, l’azienda del trasporto pubblico), ma non si mette in discussione la facoltà di utilizzare l’auto dove, come, quando si vuole.

Puntiamo a ridurre il numero di auto – scrive nella premessa del suo piano per la mobilità M5S –  a livelli in linea con le più virtuose capitali europee“. Bene. Uno che punta realmente a questo target dovrebbe farsi due conti: oggi il 66% dei romani si sposta in auto, la media delle altre metropoli europee è sempre inferiore al 50%. Morale: bisogna togliere la macchina da sotto il culo ad almeno mezzo milione di romani che la usano quotidianamente e spiegare anche come è concretamente possibile raggiungere questo risultato. Chi mi spiega perché si dovrebbe ridurre del 16% o più il traffico motorizzato facendo crescere i parcheggi verso l’alto anziché verso il basso? Mettendo panchine coperte alle fermate dei bus? Abbassando lo stipendio dei dirigenti Atac? Costruendo funivie/cabinovie urbane nelle periferie più penalizzate dalla inadeguatezza dei collegamenti col centro della città? Tutte queste straordinarie trovate, più che eliminare la congestione,  condannerebbero la Capitale ad un altro mezzo secolo di ingorgo e, peggio, a un secolo di presa per il culo internazionale. Già che c’erano potevano mettere sul piatto, insieme alle cabinovie, pure il Colorado Boat, l’Ortobruco Tour e la Magic Mountain. L’effetto sul traffico è identico, ma vuoi mettere il divertimento.

Ortobruco Tour

Magic Mountain

In realtà, a parte la premessa iniziale, non c’è un solo punto del programma in grado di produrre davvero una riduzione dell’altissima densità automobilistica di Roma (dove ci sono il triplo dei veicoli presenti a New York o Tokio), ma un mero calcolo elettorale: anche quelli dell’ora basta! e del vaffa day non hanno il coraggio di invertire la rotta dicendo che almeno 500mila romani (patentati e dunque maggiorenni e dunque potenziali elettori) da domani mattina devono rinunciare alle quattro ruote. E’ molto più rassicurante, in vista del voto amministrativo,  sommare banalità, incompetenza e quelle azioni evergreen già presenti nel vecchio programma elettorale di Alemanno e di tanti sindaci prima di lui:  completamento dell’anello ferroviario,  modernizzazione del trasporto pubblico, telelavoro, megaparcheggi…

Forse sbaglio io a prendere sul serio il loro programma, così come ho sbagliato a compulsare quello del neo sindaco Pizzarotti a Parma, immaginandolo pieno di novità e trovandolo colmo di banalità. Magari quella dei grillini è solo un’iniziativa comica, cabarettistica. E allora se l’obiettivo è quello di passare una serata in allegria, do volentieri il mio contributo alla pubblicizzazione del loro appuntamento romano di lunedì prossimo quando, presso un’associazione ricreativa (ecco, appunto!), M5S presenterà la sua città piena di funivie, rotatorie, parcheggi multipiano e tanto, tanto, tanto traffico.

95 Risposte to “La mobilità urbana per i grillini? Autosilos, funivie e, soprattutto, automobili automobili automobili”

  1. nicoleeno 21 novembre 2012 a 08:20 #

    vai con l’ortobruco

  2. Losco 21 novembre 2012 a 08:51 #

    Fategli leggere questo ai Grillini: http://m.romatoday.it/cronaca/tram-bloccati-scalo-san-lorenzo-auto-sosta-selvaggia.html

    • Enrico 21 novembre 2012 a 09:45 #

      Sinceramente mi sembra un articolo parziale, che non rispecchia la verità.

      Leggo ora il programma da te linkato.
      Punto 3.B
      Trasformazione della vecchia Z.T.L., in un nuovo concetto di mobilità: Area a Circolazione Tutelata. L’A.C.T., è una zona delimitata, a circolazione controllata e sostenibile che comprende il centro storico, come a piè pagina definito. Nell’A.C.T., potranno accedere e circolare con limite di 30 km/h (Zona 30) -taxi, -mezzi pubblici, -altri veicoli entro il limite di tara xx per le classi di seguito elencate, —veicoli residenti nel limite di una vettura a nucleo familiare ed esentata da ticket —veicoli elettrici —veicoli verificati per il trasporto disabili -tramite pagamento di ticket di accesso —a tariffe agevolate veicoli inerenti attività produttive —a tariffe standard altri veicoli privati —a tariffe maggiorate auto blu
      Poi ancora,
      1. PREVENZIONE a. Riduzione degli spostamenti, incentivazione di: telelavoro, mercati locali di prodotti a km 0, sportelli comunali on-line.
      b. Attuazione del decreto interministeriale Mobilità sostenibile nelle aree urbane del 27/03/1998 e del D. M. 20/12/2000: istituzione, formazione, attivazione e coinvolgimento di figure specializzate (mobility manager) nelle aziende e negli enti pubblici per ottimizzare gli spostamenti dei lavoratori e migliorare le condizioni di vita dei cittadini, promuovendo, nel luogo di lavoro, la diffusione di una cultura della sostenibilità.
      Ancora, punto 2
      a. Ridisegno della rete di trasporti pubblici rispondendo alle esigenze della cittadinanza, interagendo con questa attraverso varie modalità, tra cui Internet, punti informativi, sondaggi telefonici.
      b.Completamento e potenziamento dell’anello ferroviario al fine di renderlo idoneo ad ospitare un servizio di metropolitana circolare, interconnessa con efficienti nodi di scambio con tutte le linee radiali esistenti.
      c. Trasformare le ferrovie di superficie rendendole funzionali al trasporto urbano oltre che metropolitano.
      d. Come avvenuto in tutta Europa negli ultimi 30 anni dare un forte impulso al rilancio del trasporto tranviario in particolare nelle aree periferiche e per i collegamenti tangenziali.
      e. Studio di fattibilità – e recupero dei progetti esistenti – circa la possibilità di realizzare – a costi relativamente contenuti – funivie/cabinovie urbane nelle periferie più penalizzate dalla inadeguatezza dei collegamenti con il centro della città e con le linee di trasporto pubblico su ferro esistenti.
      Di seguito il punto 3
      a. Possibilità di portare la bicicletta sui mezzi pubblici ideando nodi di scambio con le fermate degli stessi.
      b. Adeguato sistema viabile integrato, corsie preferenziali sulle principali strade consolari (sul modello delle “Cycle Superhighway” londinesi). Attuazione della L.R. 16 Febbraio 1990, n. 13. Zone riservate ai semafori con precedenza per i ciclisti; parcheggi appositi (anche condominiali).
      c. Bike sharing capillare su tutto il territorio comunale con biciclette (anche elettriche), integrato con le fermate del trasporto pubblico.
      d. Promozione della cultura della bicicletta.
      e. Più piste ciclabili anche attraverso una razionalizzazione del sistema dei parcheggi.
      E finisco con il 4
      a. Pedonalizzare e valorizzare tutte le aree più preziose e più turistiche del “centro antico”.
      b. Realizzazione di un museo a cielo aperto lungo via dei Fori Imperiali creando un’unica passeggiata archeologica con conseguente pedonalizzazione dell’area fino al Colosseo.
      c. Semafori video sorvegliati e strisce pedonali rialzate; segnalatori dei secondi rimanenti per attraversamento pedonale.
      d. Ripristino del progetto “Piedibus”. (bambini accompagnati a piedi collettivamente a scuola)
      e. Creazione di nuove aree pedonali in tutti i municipi e collegamento fra queste ove possibile.

      …..Se questo è un programma per le auto….non lo sò….
      Ed in ogni caso visto che siamo in una società democratica dove la partecipazione è fondamentale sarebbe stato più bello un articolo costruttivo, evidenziando magari le carenze e proponendo alcune integrazioni….
      Grazie

      • lerane 21 novembre 2012 a 10:10 #

        Guarda, prima ancora dei singoli punti, manca proprio l’idea di quello che dovrà essere la città nel futuro. E questa, se la base di partenza è quel documento, non può uscir fuori da nessun confronto. Per me la città del futuro è una città a basso tasso di motorizzazione, dove la quasi totalità degli spostamenti è assorbita da tpl, bici, piedi, sharing. Quel documento, invece, esplicità che la città del futuro è una città dove l’automobile continua a farla da padrone. Tutto qua

  3. lerane 21 novembre 2012 a 09:34 #

    Reblogged this on Rassegna Stanca.

  4. montimusonipontodominorquenaoni 21 novembre 2012 a 09:39 #

    Ciao, perdonami se vado un po’ off-topic, vorrei segnalare questo blog che parla di criticità di itinerari ciclabili a Treviso (considerata tra le citàà più biker-friendly d’Italia…)

    http://www.treciclo.it/

  5. StefanoM 21 novembre 2012 a 09:43 #

    Lunedì sera ci sarà appunto l’occasione per dirgli direttamente che il programma va cambiato e nei modi in cui vorremmo noi.

    • Ratamusa 21 novembre 2012 a 18:35 #

      Scordatelo. Nell’M5S ti ascoltano e, soprattutto, ti lasciano parlare solo se dai ragione al grande capo e torto a chiunque altre. Te compreso.

  6. lisa 21 novembre 2012 a 10:03 #

    BiciSnob,
    la tua critica è utile per approfondire e leggendo il programma sono contenta di aver trovato Zone a 30Km/h e molto altro,
    tra cui rotatorie in sicurezza per i ciclisti e molte proposte di tutela dei pedoni.
    Forse manca l’idea delle strade (come si chiamavano?) a 7 km/h, cioè quelle nelle aree residenziali, dove con sistemi di marciapiedi larghi si dà la precedenza alla vita del quartire e non alle macchine.

    Allego sotto copiando dal programma M5S linkato da te:

    MOBILITA’ CICLABILE
    a. Possibilità di portare la bicicletta sui mezzi pubblici ideando nodi di scambio con le fermate degli stessi.
    b. Adeguato sistema viabile integrato, corsie preferenziali sulle principali strade consolari (sul modello delle “Cycle Superhighway” londinesi). Attuazione della L.R. 16 Febbraio 1990, n. 13. Zone riservate ai semafori con precedenza per i ciclisti; parcheggi appositi (anche condominiali).
    d. Promozione della cultura della bicicletta.

    e. Più piste ciclabili anche attraverso una razionalizzazione del sistema dei parcheggi.

    3.B Area Circolazione Tutelata (A.C.T.) ovvero Trasformazione della vecchia Z.T.L., in un nuovo concetto di mobilità: Area a Circolazione Tutelata. L’A.C.T., è una zona delimitata, a circolazione controllata e sostenibile che comprende il centro storico, come a piè pagina definito. Nell’A.C.T., potranno accedere e circolare con limite di 30 km/h (Zona 30) -taxi, -mezzi pubblici, -altri veicoli entro il limite di tara xx per le classi di seguito elencate, —veicoli residenti nel limite di una vettura a nucleo familiare ed esentata da ticket —veicoli elettrici —veicoli verificati per il trasporto disabili -tramite pagamento di ticket di accesso —a tariffe agevolate veicoli inerenti attività produttive —a tariffe standard altri veicoli privati —a tariffe maggiorate auto blu

    AREE PEDONALI

    a. Pedonalizzare e valorizzare tutte le aree più preziose e più turistiche del “centro antico”.

    b. Realizzazione di un museo a cielo aperto lungo via dei Fori Imperiali creando un’unica passeggiata archeologica con conseguente pedonalizzazione dell’area fino al Colosseo.

    c. Semafori video sorvegliati e strisce pedonali rialzate; segnalatori dei secondi rimanenti per attraversamento pedonale.

    d. Ripristino del progetto “Piedibus”. (bambini accompagnati a piedi collettivamente a scuola)

    e. Creazione di nuove aree pedonali in tutti i municipi e collegamento fra queste ove possibile.

    5. TRASPORTO PRIVATO

    a. Realizzazione di un sito comunale per il car pooling, campagne informative su questa pratica di condivisione.

    b. Utilizzo per il car sharing di veicoli elettrici, realizzazione di spazi appositi e campagne informative su questa pratica di condivisione.

    c. Rete di torrette per ricarica veicoli elettrici capillare su tutta Roma.

    d. NO a ulteriori parcheggi sotterranei, SI a parcheggi “silos” finalizzati a liberare dalla sosta assi viari ove sia necessario riservare intere corsie a trasporti pubblici o piste ciclabili, SI a grandi parcheggi di scambio fuori dal centro in connessione con le principali linee di trasporto.

    e. Rotatorie in luogo dell’attuale semaforizzazione ma solo con tutte le misure strutturali possibili per la sicurezza di pedoni e ciclisti.

    f. Progressiva sostituzione dei mezzi del comune di Roma e municipalizzate con vetture elettriche e/o ibride incentivando l’acquisto di queste ultime per taxi e veicoli commerciali.

    • lerane 21 novembre 2012 a 10:13 #

      Grazie Lisa, fai bene a riproporre i punti del programma M5S, perché mi dai la possibilità, ancora una volta, di spiegare che da queste proposte esce una città disegnata partendo dal presupposto che l’auto è ineliminabile. E invece la diversità tra le politiche urbane in Italia e quelle europee sta proprio nel fatto che molte città (Friburgo, Amsterdam, Siviglia…) stanno facendo politiche per eliminare il traffico privato, non per provare a gestirlo senza disturbare troppo gli automobilisti

      • Ugo Tessitore (@Ugo_Tessitore) 21 novembre 2012 a 19:49 #

        Sono d’accordissimo sul fatto che si debba puntare a drastiche riduzioni del traffico auto, ma cerchiamo di essere pragmatici: se dici all’italiano medio “lotta alle auto” lui pensa a quei provvedimenti inutili e idioti come le targhe alterne che servono solo a trasformare la città in un inferno per qualche giorno. Io ne conosco di ciclisti part-time che vorrebbero disfarsi dell’auto ma non riescono per carenze nei servizi ed a questi che si punta dicendo che l’auto non va vietata, ma resa superflua.

        Lo dico da ciclista convinto, tanto convinto che se fosse per me concederei l’auto in città solo ai servizi d’emergenza, alle forze dell’ordine e ai disabili.

      • lerane 21 novembre 2012 a 19:54 #

        Mi piace l’auto non va vietata, ma resa superflua. Presuppone una serie di interessantissimi interventi sul tessuto urbano, a partire dalla ridensificazione delle città. E’ un bel tema Ugo, davvero.

  7. Stefania 21 novembre 2012 a 10:27 #

    Ci racconti come Friburgo, Amsterdam e Siviglia, per esempio, si stanno muovendo per eliminare il traffico privato? Grazie

    • lerane 21 novembre 2012 a 10:32 #

      Guarda intanto ti posso dare il link alle proposte di un movimento di cittadini (#salvaiciclisti) che non ha nessuna intenzione di candidarsi o di proporre suoi candidati alle elezioni. Si tratta del Libro rosso della ciclabilità e della mobilità nuova approvato in occasione degli Stati Generali di Reggio Emilia di ottobre.
      I primi tre punti programmatici sono:
      – verso un target 20-20-20 della mobilità (intese come percentuali di ripartizione modale, tra bici, pedoni, tpl). Come obiettivo medio nazionale, ma per il quale ogni città dia il proprio contributo, andando anche oltre;

      – verso un target Zero incidenti in ambito urbano puntando a dimezzare subito morti e feriti tra pedoni e ciclisti;

      – verso i 30 km/ora in ambito urbano con eccezione della viabilità principale o di ambiti definiti, la cui definizione sia responsabilità dei Piani locali;

      Tutte le proposte discendono da questa visione del futuro.

      http://statigeneralibici.it/risultati-litalia-cambia-strada/

  8. bugs 21 novembre 2012 a 11:26 #

    Premetto che sono ben lontano dall’essere un fan di Grillo o del M5S… ma se si legge il piano non stanno proprio così le cose:

    Punto 3. MOBILITA’ CICLABILE

    a. Possibilità di portare la bicicletta sui mezzi pubblici ideando nodi di scambio con le fermate degli stessi.

    b. Adeguato sistema viabile integrato, corsie preferenziali sulle principali strade consolari (sul modello delle “Cycle Superhighway” londinesi). Attuazione della L.R. 16 Febbraio 1990, n. 13. Zone riservate ai semafori con precedenza per i ciclisti; parcheggi appositi (anche condominiali).

    c. Bike sharing capillare su tutto il territorio comunale con biciclette (anche elettriche), integrato con le fermate del trasporto pubblico.

    d. Promozione della cultura della bicicletta.

    e. Più piste ciclabili anche attraverso una razionalizzazione del sistema dei parcheggi.

    3.B Area Circolazione Tutelata (A.C.T.) –> una specie di areaC e zona 30 assieme.

    Ora si può essere liberi di crederci oppure no, ma non mi sembra malaccio come piano (poi qualcuno dovrebbe spiegargli che se non si cambia il codice della strada le corsie preferenziali vengono una m…a a singhiozzo che s’interrompono prima dei semafori come a Milano).
    Forse un po’ vago… ma suvvia è già parecchio concreto come “intento elettorale”.

    • lerane 21 novembre 2012 a 11:38 #

      Ok non sei di M5S, ma cos’è questa inflazione di commenti fotocopia? E’ girata una mail tra amici?

      • montimusonipontodominorquenaoni 21 novembre 2012 a 16:05 #

        non mi stupirei…

      • lerane 21 novembre 2012 a 17:26 #

        🙂

      • bugs 27 novembre 2012 a 02:02 #

        boh non so. personalmente seguo gli articoli del tuo blog da fb, gruppo salvaciclisti… ultimamente sul web appena si nomina 5 stelle scatta il putiferio!

        io commentavo solo che come programma secondo me è migliorabile, che è vero che è un programma che non rinuncia all’idea dell’indispensabilità dell’auto nelle nostre città, forse perchè grandi visioni o idee del futuro nel m5s non ci sono, a quel che ne so è un movimento terra terra, molto orientato all’idea di trovare una sintesi delle differenti idee in proposte e singoli provvedimenti concreti.
        Penso anche che se si facessero almeno queste cose sarebbe già molto più di quanto ho visto fare fin’ora sulla ciclabilità in Italia!!!

        Almeno hanno un punto che non dice semplicemente + ciclabili.
        😀

        Ripeto che non ci penso manco a votare M5S, anche perchè non c’è solo la ciclabilità a orientare le mie decisioni!

  9. alessandro ranieri 21 novembre 2012 a 12:08 #

    Ciao, scusa ma hai preso una cantonata. Forse non hai letto il programma. Ho partecipato alla stesura e il senso è esattamente opposto a quello che hai riportato nel post. La ciclabilità è il punto cardine.. potresti informarti meglio ed eventualmente, se ritieni, rettificare? Ciao Alessandro

  10. lisa 21 novembre 2012 a 12:46 #

    Lerane sarai anche esperta ma non si capisce nulla nel merito delle tue risposte. Perchè scrivi “(il tpl addirittura si fa passare sopra loro teste così da non togliergli spazio…)” ?? cosa significa? Sarebbe bello discuterne, invece di sentirsi dire, l’esperta sono io .

    • lerane 21 novembre 2012 a 13:46 #

      funivie e cabinovie. ma l’hai letto il programma M5S? quanto alle proposte http://statigeneralibici.it/wp-content/uploads/2012/10/SGB_Libro_Rosso.pdf. partendo dalle tre priorità individuate: Verso un target 20-20-20 della mobilità (intese come percentuali di ripartizione
      modale, tra bici, pedoni, TPL). Come obiettivo medio nazionale, ma per il quale ogni
      città dia il proprio contributo, andando anche oltre.
      • Verso un target Zero incidenti in ambito urbano puntando a dimezzare subito morti e
      feriti tra pedoni e ciclisti.
      • Verso i 30 km/ora in ambito urbano con eccezione della viabilità principale o di ambiti
      definiti, la cui definizione sia responsabilità dei Piani locali

      • lisa 21 novembre 2012 a 13:50 #

        Obbiettivi che tu citi condivisibili. Funivie e simili risibili. Però non hai risposto alla mia domanda. Non lo dico per cercare zizzania, ma continuo a non capire che soluzioni proponi che i il m5s non abbia contemplato. Per il resto che il m5s non ti piaccia a me va benissimo. Non ti critico per questo. Voglio solo capire

      • lerane 21 novembre 2012 a 14:05 #

        Ecco, questo è un altro errore. Chissenefrega quale partito mi/ti piace, conta la sostanza. Quello che manca in M5S è una visione del futuro, la consapevolezza (e la declinazione programmatica) che non bisogna cercare di rattoppare questa città (in alcuni casi proponendo soluzioni a dir poco bizzarre), ma mettere in campo una città radicalmente diversa sulla scia (come si annuncia nella premessa) delle più avanzate esperienze europee. Ed esperienze europee vanno in direzione di condivisione spazi (agendo sulla moderazione della velocità) e soprattutto riduzione del numero di auto di proprietà e del loro utilizzo (con meccanismo incentivi/disincentivi). Qualsiasi programma elettorale che parli di mobilità sostenibile e non mette ai primi punti questi interventi è solo fuffa, sia che lo fa Vendola, sia che lo fa Grillo, sia che lo fa Bersluconi, Bersani, Tabacci, Renzi, Storace… eccetera eccetera eccetera
        In un estremo tentativo di chiarezza, cmq, ti invito a leggere quest’altro post…

        Diario di una surreale conversazione tra una ciclista e il sindaco di Firenze

  11. alessandro ranieri 21 novembre 2012 a 13:22 #

    @lerane
    Scusa eh, ma visto che ti intendi di mobilità, potresti venire all’incontro di lunedì così ci dici dove abbiamo sbagliato? Ciao Alessandro

    • lerane 21 novembre 2012 a 13:50 #

      #salvaiciclisti, al termine di un processo partecipato, democratico e movimentista che ha coinvolto migliaia di persone in tutta Italia (e centinaia di tecnici, esperti, urbanisti) ha approvato un documento che individua tre priorità ineliminabili per qualsiasi ragionamento sulla mobilità:
      Verso un target 20-20-20 della mobilità (intese come percentuali di ripartizione
      modale, tra bici, pedoni, TPL).
      • Verso un target Zero incidenti in ambito urbano puntando a dimezzare subito morti e
      feriti tra pedoni e ciclisti.
      • Verso i 30 km/ora in ambito urbano con eccezione della viabilità principale.
      Il dialogo c’è, volentieri, con chi fa sue queste priorità, con chi le mette in testa ai suoi programmi. Queste tre priorità sono, peraltro, le priorità delle esperienze più avanzate a livello europeo, non le cabinovie…

  12. Michelangelo 21 novembre 2012 a 14:30 #

    Cazzo, in quanti se so’ svejati.
    M!!!

    • lerane 21 novembre 2012 a 14:38 #

      Il sonno della Regione (Lazio) genera mostri!

  13. alessandro ranieri 21 novembre 2012 a 15:14 #

    Ok non ci siamo soffermati sulle percentuali; il 20-20-20 è condivisibile, anche se il 20 per il tpl mi pare poco. A qualche misura per ridurre gli incidenti abbiamo pensato, tipo le rotatorie con le corsie riservate, zone 30, gli spazi riservati ai semafori, un drastico aumento delle piste ciclabili (ma drastico eh).. quello che non abbiamo scritto (ma lo abbiamo pensato) è che a Roma va ripristinato il codice della strada, ci sembrava scontato. T’assicuro che l’idea guida nella stesura del programma è stata quella della riduzione (seria) del traffico privato. Se tu e altre persone che stimo avete capito il contrario allora siamo proprio pippe, quindi il tuo post ci consente di rivedere il modo in cui abbiamo sintetizzato il nostro pensiero. Perciò grazie, a nome di tutti quelli che hanno lavorato al programma mobilità grillino. Ti rinnovo l’invito a partecipare lunedì all’ incontro nella sede ricreativa (scusa se ti rubo il copyright), ma non abbiamo una sede, quindi gli incontri li facciamo dove capita (PUB, librerie, per strada…). Il posto lo riconoscerai dalle bici parcheggiate fuori, c’é spazio anche per la tua..
    Ciclosaluti
    Alessandro

  14. Lisa 21 novembre 2012 a 19:01 #

    Non sono grillina, non ho amici che ho invitato a scrivere su questo blog, non sono stata invitata. Chiudo, poi non disturberò più gli equilibri consolidati, prendendo atto di chi riesce a fare autocritica costruttiva e di chi incolpa gli altri difronte all’ evidenza dei prori limiti. Se volete pensare che lo faccio per amore del m5s vi sbagliate. Lo dico perchè un dibattito merita di essere portato avanti fino a che ha una utilità oltre sono chiacchiere. L’ascolto e l’accoglienza sono per me dei presupposti fondamentali, e se proprio qui non hanno spazio, proverò a limitarmi ad apprezzare l’acume e l’ironia di queste pagine e a sorvolare sul resto, come del resto faccio nella stragrande maggioranza del materiale opinionisti ci che circola su carta e su web.

  15. lerane 21 novembre 2012 a 19:15 #

    Lisa ho già risposto più e più volte alla domanda. Un piano strategico (per la mobilità e non solo) parte dall’obiettivo che si vuole ottenere. Oggi a Roma il 66% degli spostamenti è effettuato in automobile. Il mio obiettivo è portare questa percentuale a quale cifra? Solo se ho ben chiaro il target posso mettere in campo una serie di azioni che mi permetteranno di raggiungerlo e, man mano, verificare che sto andando nella direzione corretta. Tra tutte le proposte che tu e altri avete inserito tra i commenti (indipendentemente gli uni dagli altri, ovvio) non ce n’è una che riduca di un solo punto percentuale la densità automobilistica e il possesso così come l’uso dell’auto privata. Le azioni che possono andare in tal senso sono prioritariamente: la moderazione della velocità, la riduzione del numero dei posti auto, l’eliminazione del parcheggio su strada, incentivi/disincentivi, la realizzazione di corsie preferenziali sul 100% della rete di bus di superficie, l’aumento degli spazi pedonali, congestion charge e road pricing, il divieto di sosta e di fermata sui principali assi di scorrimento, la finalizzazione di tutte le risorse pubbliche alla corta e media distanza… Mi fermo qui. Mi pareva chiaro anche prima. Prendo atto che chi guarda alla sostanza ha capito, chi guarda alle beghe elettorali non capirà mai. Tu da che parte preferisci stare?

  16. cauz. 21 novembre 2012 a 19:20 #

    cazzo, l’ortobruco. quasi quasi sposto la residenza a roma solo per votare l’ortogrillo. 🙂

  17. nomefalso 21 novembre 2012 a 21:02 #

    questa ha imparato 4 indici e coefficienti copincollati tramite google e se la tira. e la pagano pure

    • lerane 23 novembre 2012 a 12:37 #

      sei rimasto ai tempi della disfida di Barletta? 🙂

  18. Marco S. 21 novembre 2012 a 21:31 #

    Io il programma l’ho letto tutto…..e comunque è in divenire, quindi se avete dei suggerimenti o proposte potete farle perchè fà parte di un processo partecipativo.
    Detto questo mi sembra ottimo; non possiamo pensare che domani ci svegliamo e le macchine sono sparite dalla città (e parla un ciclista urbano convinto che usa la bicicletta tutti i giorni dappertutto!!), anche perchè non mi sembra neanche giusto. Io mi accontenterei di eliminare la sosta selvaggia e la doppia fila e avere un controllo puntuale sul rispetto dei limiti di velocità. Anche le città nominate da tutti (amsterdam, berlino, barcellona, parigi ecc) hanno una mobilità mista basata soprattutto su un’ottimo servizio pubblico e poi con spazi adeguati per ogni tipologia di mezzo privato senza che uno prevarichi l’altro. L’idea dei posteggi a silos per liberare le strade dalle macchine posteggiate mi sembra buona….da qualche parte le dobbiamo pur mettere…..oppure si vuole fare un bel falò?!?!?! Cmq, se si vuole, si può partecipare lunedi 26 novembre alle ore 20:30 al “SottoCasadiAndrea” in via dei Reti 25 per portare le proprie idee e proposte.

  19. celmarco 21 novembre 2012 a 21:57 #

    La questione dei silos non l’ho mica capita.
    I parcheggi sotterranei si fanno in contesti urbani ad alta densità. Dove andrebbero fatti questi silos proposti come alternativa? Sui tetti delle case? Al posto del poco verde?
    Se un parcheggio sotterraneo è fatto bene, perché no?
    Se la superficie viene trasformata in un’area ciclopedonale, con verde e aiuole, la strada viene ridotta di calibro per il solo transito a 30 km/h e le auto in sosta vengono sbattute sotto terra direi che il parcheggio sotterraneo è di gran lunga preferibile rispetto al silos!
    E poi i silos sono brutti!

  20. pippo 21 novembre 2012 a 22:13 #

    Sinceramente io non capisco il perchè di certi toni verso il M5S (al quale non sono iscritto)…discutere, migliorare le proposte, ok è giusto…ma un articolo come questo, e tanti altri in giro per la rete, sinceramente non li capisco…mi viene da dire che troppa democrazia forse fa male…ancora aspetto di vedere un partito tradizionale che inviti salvaiciclisti per discutere un programma sulla mobilità.
    pur non facendo parte di nessun meetup, pur non essendomi mai candidato con loro, seguo grillo dai primi spettacoli degli anni 90 e con tutti i suoi limiti è sempre stato in grado di anticipare argomenti oggi sulla bocca di tutti…magari gli avessimo dato retta all’epoca…mi fermo perchè non sono il suo difensore d’ufficio, nè voglio convincere nessuno…però sentivo la necessità di scrivere quanto sopra.

    nello specifico: grazie a salvaiciclisti del 28 aprile ho preso la palla al balzo per sperimentare un percorso abbastanza protetto verso il lavoro, e a forza di affinamenti quando ho voglia e possibilità, arrivo al lavoro stando per il 70% del tragitto su pista ciclabile o su marciapiede (sempre nel rispetto dei pedoni). e di questo vi sono grato, mi avete aperto gli occhi su tante cose.

    seguo di continuo questo e altri blog e forum in tema…
    da automobilista, da ciclista e pedone vorrei dire la mia su alcuni punti…

    i 30km orari sono, per me, irrealizzabili…(a parte le resistenze della gente), l’altro giorno ci ho provato…oltre la seconda marcia non sono riuscito ad andare e mettendo la terza la macchina strattonava…insomma…io mi accontenterei di 50 orari ma fatti rispettare realmente…(ho una piccola utilitaria di quasi 15 anni non un V8biturbo32valvoleintercooler)

    non illudetevi di togliere le macchine da roma e dall’italia… a parte che in alcune situazioni la macchina serve…ci saranno sempre i paladini della libertà di scelta…potrai tassarli all’infinito, multarli, mettergli le restrizioni, ma la maghina la vorranno sempre e comunque…e poi parliamoci chiaro…c’è un’economia (ma potremmo dire modello di sviluppo proveniente dal passato) che gira intorno all’auto…se vuoi cambiarla devi fornire proposte alternative ad una buona fetta di paese (tipo tornare a produrre mezzi pubblici in italia…)

    io mi auguro ovviamente che certe cose si possano raggiungere…sono pronto a rottamare la macchina e lo scooter…però…puntiamo a cose realizzabili (mi permetto di segnalare che nessuno cita mai il telelavoro che tanta gente toglierebbe dalla strada)

    ma soprattutto non facciamo la guerra tra di noi. ogni proposta (anche quella di salvaiciclisti o del M5S) può essere migliorata.
    è un momento eccezionale per la bicicletta…ogni giorno vedo sempre più persone che la usano…non sprechiamo l’occasione.
    ciao

    • lerane 21 novembre 2012 a 22:28 #

      Pippo mi fa piacere che #salvaiciclisti sia servito a qualcosa e apprezzo le tue riflessioni. Ma sono convinta che il cambiamento, prima di essere in grado di realizzarlo, bisogna essere in grado di immaginarlo. Se con l’immaginazione mi fermo all’autosilos e al completamento ferroviario (e alle altre cose presenti nel programma M5S) ho un’immaginazione abbastanza corta (per dirla con un eufemismo) e la capacità di cambiamento, conseguentemente, sarà corta. Che l’era dell’automobile per l’uso urbano sia finita non lo dico io, lo dice l’amministratore delegato di VW, lo dice il sindaco di New York, quello di Londra… Quanto a Grillo e grillini io non seguo quello che su di loro viene detto in rete, però puntando alla sostanza delle cose noto che una delle parole d’ordine è rifiuti zero (e t’assicuro che tecnicamente è impossibile una società che produce zero rifiuti) e non ho mai sentito auto zero o almeno zero auto di proprietà (che invece è tecnicamente realizzabile). Se chi si propone come forza radicale di cambiamento s’accontenta delle cose messe nel programma di M5S Roma vuol dire (me lo riconoscerai) almeno una cosa: non è una forza radicale di cambiamento.

      • pippo 21 novembre 2012 a 23:01 #

        piccolo consiglio: a tempo perso mi rivedrei i vecchi spettacoli (sono tutti su youtube) e altre cose tipo l’inaugurazione della rete elettrica autonoma di Schonau…altrimenti tante cose che dice oggi non si comprendono…
        zero rifiuti si riferisce probabilmente a zero rifiuti in discarica o inceneriti (cerca il sito del centro riciclo di vedelago per approfondire)…quindi riduzione degli imballi e riciclo spinti al massimo, ma anche compostaggio domestico etc etc.

        torno al tema…io credo che quello che tu e salvaiciclisti vi proponete sia la mèta a cui tendere…(magari ci si riuscisse) e partire dai programmi inserendo da subito certe cose può essere corretto…ma attenzione:…voi (noi?) state troppo avanti per il cittadino medio…passare attraverso tappe intermedie (che siano gli autosilos, ma anche le assicurazioni a gettone realmente convenienti, o altro di cui si può discutere) ritengo sia necessario…del resto non mi pare che a new york con un sindaco così illuminato stia cambiando chissà cosa…nè che VW abbia virato su produzioni totalmente ibride o a batteria…nè tantomeno abbia fatto dei cogeneratori il core business aziendale…meritoriamente ci stanno lavorando, ma la “ciccia” è ancora altra…
        ciao (anzi buonanotte che s’è fatto tardi)

      • lerane 21 novembre 2012 a 23:38 #

        Pippo la questione non può essere la capacità o meno del cittadino medio di recepire certe proposte, ma l’utilità o meno per il cittadino (non solo quello medio) di determinate azioni. Forse eri tu che dicevi che a 30 orari ti si spegneva la macchina? Bene a 50 orari invece si spengono i pedoni e i ciclisti: e solo a Roma se ne spengono circa 140 ogni anno. Se aspetto che il cittadino medio sia pronto a recepire le proposte vuol dire che metto nel conto che centinaia di altre persone possano morire direttamente (in un incidente) o indirettamente (per lo smog). Bisogna smetterla e decidere se conta di più la stantia logica della mediazione politica o un’azione incisiva che cambi la qualità della pubblica amministrazione di questo Paese e la qualità della vita di chi ci vive. La logica dei piccoli passi e dell’accontentare tutti è molto balena bianca.
        Comunque buona notte anche a te

  21. lerane 21 novembre 2012 a 22:52 #

    …e per togliere qualsiasi dubbio ai grillini romani cito i grillini veronesi che dimostrano che non tutti sono analfabeti in tema di mobilità. Le priorità di M5S Verona sono:
    – Chiusura totale al traffico veicolare privato del centro storico di Verona (eccetto ovviamente per i residenti, i domiciliati e i disabili).
    – Stop alla costruzione di nuovi parcheggi nel Centro di Verona (non solo nel centro storico ma anche nei quartieri immediatamente adiacenti come B.go Trento, P.ta Palio, San Zeno, etc.)
    – Limitare la velocità massima consentita sulle strade comunali a 30 Km/h.
    Non ho trovato nel loro programma le parole autosilos o cabinovia o Act …
    http://www.movimento5stelle-verona.it/drupal/node/93

    • Enrico 22 novembre 2012 a 11:35 #

      perdonami ma nella bozza di programma abbiamo scritto proprio quello:

      3.B (Area a Circolazione Tutela) in tutto il centro storico a partire dalle Mura Aureliane

      5.d No a ulteriori parcheggi sotterranei (nel centro, in periferia ovunque, perchè distruggono i palazzi) Si a parcheggi di scambio fuori dal G.R.A. in corrispondenza dei capolinea dei mezzi pubblici

      4.e Aree Pedonali in TUTTI i Municipi

      Pensavo parlassimo la stessa lingua…..

      Poi ripeto chiunque può contribuire/modificare/riscrivere/correggere/integrare il Programma….

      • lerane 22 novembre 2012 a 12:03 #

        Perdonami tu, te lo dico con amicizia, stima e cordialità. Ma se trovi sostanziali analogie tra il programma veronese e quello romano, non t’offendere, siamo messi maluccio. Quello veronese, tradotto on romanesco, dice: isola pedonale in tutto il centro storico all’interno delle Mura Aureliane, spiega che non si fanno autosilos in sostituzione di garage (perché i parcheggi non si fanno proprio né in centro né nella prima periferia), eccetera eccetera. Parliamo sicuramente la stessa lingua, ma diamo un peso diverso alla sostanza delle parole. E questo non è un bene.

      • Claudio Laviano 22 novembre 2012 a 15:10 #

        Non puoi paragonare Roma e Verona, è chiaro che le città piccole possono essere più vivibili, sai quanta gente arriva ogni mattina a Roma? Qualche parcheggio fuori dal centro ci vuole, le donne spesso se non le scarrozzi non si muovono, e se voglio andare in città in auto, magari perchè non ci sono collegamenti pubblici efficienti dove parcheggio?

      • lerane 22 novembre 2012 a 17:24 #

        Non posso fare questo non posso dire quello non posso pensare quell’altro… Ma anziché concentrarsi su quello che posso o non fare io perché non provi a ragionare sulla sensatezza di una cabinovia a Roma? Dove me la fai passare? Tra il Colosseo Trastevere Magliana e Villa Bonelli ? Dai su abbandona la faziosità e prova a uscire per 50 secondi da quel corpo di grillino romano che a quanto sembra imprigiona la tua mente. È prova anche a rispondere a una domanda: che c’entra quanta gente arriva col fatto di andare a 30 all”ora su tutte le strade comunali? State cercando sguaiatamente di difendere l’indifendibile e vi state facendo del male

      • Claudio Laviano 23 novembre 2012 a 00:20 #

        Mi spieghi cosa ti passa nella testa? sei una ciclista dovresti avere qualche neurone sano, il limite di 30 km/h in centro c’è anche nel programma (ti ripeto, leggilo) la famosa cabinovia, sarebbe un collegamento leggero e veloce tra roma e i le zone esterne, non arriverebbe certo in centro ma in periferia. E poi è solo un’ipotesi. Ripeto, il tuo articolo sembra fatto da chi non ha letto il programma.

      • lerane 23 novembre 2012 a 11:54 #

        Mi spieghi perché non riesci a guardare alla sostanza delle cose. Il limite di 30 orari deve valere per tutto il centro urbano con esclusione delle principali arterie di scorrimento. Sul resto ho già detto abbastanza. Mi permetto, inoltre, di darti un suggerimento, visto che i campioni dello svicolamento sono da anni i berluscones, prova a rispondere alle domande. Fai un servizio a te stesso e a chi cerca di capire se i programmi elettorali sono carta igienica o no.

  22. nomefalso 21 novembre 2012 a 23:21 #

    siccome la snob (che non è la rappresentante di àsalvaiciclisti ma un semplice membro e conta uno come gli altri) sta a Roma e non a Verona, denigra le proposte dei grillini romani perché lei si candida a mobility manager supervisore delle politiche della mobilità. romana- Scommettiamo?

    • lerane 21 novembre 2012 a 23:38 #

      Scemo io sono Matteo Renzi

  23. fausto 22 novembre 2012 a 09:44 #

    Una città come Roma, larga grossomodo 20 km, potremmo attraversarla in massimo 30 – 40 minuti (cambi inclusi) anche con un autobus prestato da Cuba e con le ruote in legno. Come mai non ci riusciamo? Beh, banalmente perché chi sceglie il mezzo pubblico deve sorbirsi le scelte di chi non lo fa. L’ingorgo colpisce tutti, e rende inefficaci i mezzi che devono condividere la sede stradale con le automobili. In questo Roma non è diversa dalle più modeste cittadine emiliane. L’elevatissimo costo infrastrutturale delle scelte differenti dalla gomma (binari e binari interrati) è divenuto impraticabile per una nazione che sta esaurendo i quattrini. E così nessuno fa niente.

    Se aspettiamo ancora un po, e se gli andamenti non cambiano, nel giro di alcuni anni il problema degli ingorghi si risolverà da se. Però se aspettiamo rischiamo di non avere più un soldo per fare niente. Decisamente avremmo bisogno urgente di bravi amministratori.

    • lerane 22 novembre 2012 a 09:48 #

      Decisamente avremmo bisogno urgente di bravi amministratori.

  24. Claudio Laviano 22 novembre 2012 a 10:50 #

    Articolo fazioso, pare non aver letto il programma, consiglio di rimuoverlo, sarà segnalato presto al Movimento e partono subito le querele

    • lerane 22 novembre 2012 a 11:06 #

      Grazie per la querela :). Era arrivato giusto giusto il momento di cambiare bici

      (P.S. Il guaio è che l’ho letto quel programma, con molta attenzione. E vista la pochezza dei contenuti sono stata fin troppo tenera)

      • Claudio Laviano 22 novembre 2012 a 11:41 #

        La bici nuova è in arrivo!

  25. nomefalso 22 novembre 2012 a 13:23 #

    ebete, chi cazzo ti credi d’essere. prendi soldi pubblici disseminando la banalità estratta da google.

  26. Luca Salvatore 22 novembre 2012 a 13:31 #

    Premesso che ho partecipato assieme ad Alessandro Ranieri e molti altri alla stesura del programma.
    Premesso che le riunioni dei tavoli per la stesura del programma del Movimento 5 Stelle di Roma sono sempre stati aperti a tutti.
    Premesso che tutte le proposte fin qui deliberate per Roma dalle tante associazioni di ciclisti non mi sembra ci sia stata nessuna amministrazione capitolina che le abbia implementate.
    Premesso che utilizzo anche io la bicicletta percorrendo quotidianamente la distanza da Ottavia a Viale Regina Margherita per recarmi in ufficio 34km andata e ritorno più la salita di Monte Mario e molti altri sali e scendi.

    Mi dispiace sentire una ciclista parlare in questa maniera. Ho partecipato anche io alla stesura del programma del M5S di Roma non sensa sacrificare tempo libero nei week end e la sera con la famiglia. Ti posso assicurare che dall’articolo e dai successivi commenti che rilasci traspare molta ignoranza da parte tua (non lo prendere come un’offesa ma semplicemente con ciò che vuole dire ignoranza).
    Innanzi tutto il centro storico di Verona non può essere paragonato a quello di Roma.
    Il centro antico di Roma ha un diametro di circa 2km.
    Il centro antico di Verona di circa 1km.
    Il centro storico di Roma ha un diametro di circa 5km.
    L’intera città di Verona ha un diametro inferiore ai 5km.
    L’intera città di Roma (GRA) ha un diametro nel punto più piccolo di 18km.
    Roma sorge su una serie di Colli e possiede la sua parte alta sopra Monte Mario con un dislivello di 100m e salite “tutte” ripide e trafficate.
    Verona sorge in pianura, così come molte altre città Emiliane ed europee che citi a esempio. Sai cosa vogliano dire tali distanze e tali orografie in termini ciclistici?
    Quindi! di cosa stai parlando?
    Di ignoranza da parte nostra nella visione attuale e futura della mobilità cittadina? Della mancanza di visione futura?
    Purtroppo contorci il programma in base alla tua visione politica. Nello scrivere questo articolo: https://bicisnob.wordpress.com/?s=renzi&submit=Cerca non mi sembra che ti ponga alla stessa maniera di come aggredisci chi un piano per la mobilità sostenibile lo ha messo in piedi, lo sta sviluppando a porte aperte a tutti (anche a te), invita le varie associazioni, cerca di rendere il più alto numero di persone partecipi ed infine lo pone a votazione democratica da parte di tutti!!!
    Torniamo nel merito di alcune considerazioni con cui ci schernisci. Ad esempio l’utilizzo di impianti a fune come sistema di trasporto pubblico. Premesso che si è pensato a tale sistema di trasporto solo per le periferie mi pongo una domanda, dove abiti?
    Poichè se abiti nel centro storico (molto più grande dell’attuale ZTL) forse non ti è ben chiara la situazione urbanistica di tutto ciò che lo circonda fin ben oltre il GRA. Forse non conosci l’isolamento in cui sorgono determinati quartieri poichè venuti su con l’abusivismo. Tale espansione disordinata a portato alla creazione di interi quartieri collegati da arterie stradali divenute nel tempo colli di bottiglia. Si è continuato a costruire senza portare i vari servizi necessari. Ringraziamo per questo Rutelli e Veltroni in primis. L’ultimo predone, Alemanno, non ha fatto altro che continuare tali scelleratezze dei project financing (se non li conosci fatti una cultura in materia e di come hanno costruito la metro B1 e C).
    Ora se pensiamo di risolvere i problemi di tali quadranti “solo” con l’ampiamento di tali arterie, ti posso assicurare che non andremo a risolvere un bel niente, avremmo solo maggiori afflussi di traffico automobilistico privato. Le strade ci sono già. Vanno adeguate eventualmente ai ciclisti (economico) e ai mezzi pubblci con corsie preferenziali (purtroppo costoso poiché prevede un allargamento della carreggiata). Strutture queste ultime che nel tempo andranno doverosamente realizzate. Per mia conoscenza ti porto gli esempi di “alcune” strade a unica corsia per senso di marcia e difficoltà pratiche ad un loro eventuale raddoppio: Cassia, Trionfale, Nomentana.
    Premesso che la nostra visione futura è fondamentalmente quella di ricostruire tali quartieri sulla base di una “Post Carbon Cities” non possiamo certo scrivere alle condizioni attuali di voler radere al suolo interi quadranti per poter far circolare meglio le persone. Non ne abbiamo i mezzi economici, non avremmo di certo un consenso popolare. Il M5S si basa e si fonda sulla partecipazione popolare quindi alle condizioni attuali dobbiamo prima formare i cittadini affinché siano loro stessi a volere tale rivoluzione. A breve termine, affinché si possano risolvere gli attuali problemi dei quartieri mal collegati dobbiamo pensare a soluzioni innovative e rivoluzionarie, almeno per l’Italia, non certo per l’estero dove esempi simili sono già in funzione.
    Ti faccio quindi qualche appunto sugli impianti a fune:
    sono economici 1/10 o 1/20 dei costi della metropolitana e 1/6 dei costi di un tram,
    la messa in opera è veloce (meno di 1 anno),
    l’impatto ambientale è estremamente basso (pochi metri quadri di superficie occupata a fronte di vari km da percorrere),
    l’impatto ambientale visivo è si elevato ma non molto più dei vari tralicci dell’alta tensione che attraversano la periferia romana e sicuramente inferiore alla realizzazione di una nastro d’asfalto,
    possono essere smontati e ricollocati facilmente,
    sono modulari nel trasporto (variano la portata in base alle necessità e quindi i relativi consumi energetici),
    consumano estremamente poco, non inquinano e sono elettrici,
    sono estremamente sicuri,
    non interferiscono con il traffico su strada ne di conseguenza vengono rallentati,
    possono superare facilmente qualunque ostacolo (ferrovie, fiumi, autostrade, palazzi, interi quartieri) senza necessità di onerose opere urbanistiche,
    esiste già un progetto per il collegamento dei forti di Roma sviluppato dall’Arc. Stefano Panunzi. E’ stato tutto fermato a causa del costo troppo basso degli impianti e del loro effettivo funzionamento!!!!! Datti una risposta da sola a quest’ultima frase,
    possono sorvolare interi parchi, anche a riserva integrale, dando la possibilità di usufruirne, controllarli, portarli a conoscenza della popolazione che magari non ne conosce l’esistenza pur avendoli dietro casa,
    sono pienaente compatibili con le biciclette,
    potrei continuare per molto…

    Ti dai poi la zappa sui piedi rispondendo con delle proposte che sono attualmente già inserite nel programma:
    …e per togliere qualsiasi dubbio ai grillini romani cito i grillini veronesi che dimostrano che non tutti sono analfabeti in tema di mobilità. Le priorità di M5S Verona sono:
    – Chiusura totale al traffico veicolare privato del centro storico di Verona (eccetto ovviamente per i residenti, i domiciliati e i disabili).
    E’ anche nel nostro programma con differenze per centro storico e centro antico.

    – Stop alla costruzione di nuovi parcheggi nel Centro di Verona (non solo nel centro storico ma anche nei quartieri immediatamente adiacenti come B.go Trento, P.ta Palio, San Zeno, etc.)
    Per liberare le strade dalle auto parcheggiate e poter così avere spazio per ciclabili e preferenziali serve uno spazio dove lasciare l’auto da parte di chi è costretto a utilizzarla per avvicinarsi ai punti di scambio. E’ poi necessario prevedere dei luoghi ove porre le auto dei residenti affinchè possano essere liberati i lati delle strade per poter porre in opera ciclabili e preferenziali. Il “NO a ulteriori parcheggi sotterranei” purtroppo non è specificato ma si riferisce solo al centro storico. Va effettivamente modificata tale dicitura. Per parcheggi Silos si intendono sia sopra che sotto. Silos è sinonimo di garage multipiano per molte auto.

    – Limitare la velocità massima consentita sulle strade comunali a 30 Km/h.
    Abbiamo inserito limiti di 30km/h sulle strade in zone abitative dopo votazioni di varie proposte alla quale hanno votato centinaia di persone e dove potevi votare anche tu! Se non ti sei attivata per farlo mi dispiace ma potrai sempre e comunque contribuire.

    Non ho trovato nel loro programma le parole autosilos o cabinovia o Act …
    http://www.movimento5stelle-verona.it/drupal/node/93

    Non hanno a che fare con una città avente un diametro di 20km e più comprendendo le zone periferiche ormai divenuti quartieri dormitorio. Un singolo municipio di Roma è più grande di molte città Italiane!
    Non possiedono strutture urbanistiche nate e sviluppatesi al di fuori di qualsiasi contesto di urbanizzazione.
    E poi per finire… semplicemente non ci hanno pensato, ti è mai venuto in mente? A onor del vero ricordo di un progetto di impianto a fune in una città del nord Italia… non ricordo dove però e come è andata a finire.

    Brutto, ignorante, chiuso e poco partecipativo il M5S vero?

    Eccoti servita l’ignoranza e la mancanza di una visione futura. Perdonami poi ma il 20-20-20 che proponi mi sembra bassino. Non è nelle nostre intenzioni lasciare il 40% della mobilità romana alle auto private. Vogliamo sicuramente meno.
    Sopratutto mi sembra poco quello che proponi. Il movimento è formato da cittadini che si svegliano e partecipano, le porte sono aperte a tutti, anche a te, Bersani o Berlusconi. Se le loro proposte che ne scaturiscono sono valide e sopratutto condivise dalla cittadinanza “consapevole” ben vengano per essere inserite nei programmi. Il movimento si basa innanzi tutto su di una rivoluzione culturale che possa poi portare ad un successivo cambiamento degli usi e costumi degli italiani. Non puoi pretendere di togliere le auto dall’oggi al domani (seppur anche io lo vorrei).
    Parli poi di visione futura. La visione futura della città ce l’ha nel suo complesso la totalità dei programmi che si stanno sviluppando. Parlo di urbanistica, ambiente, sociale, trasporti, … e purtroppo anche bilancio (le casse pare siano ormai vuote).
    Altra e ultima nota. Il Movimento non si prefige di acquisire poltrone politiche ma di utilizzarle come strumento affinché si possa cambiare radicalmente la gestione della cosa pubblica. Che poi il nostro programma sia copiato e applicato dal PD, PDL o chi tu voglia non ci interessa. La cosa importante è applicarlo! Ma tu hai mai avuto modo di riscontrarlo?

    Spero di vederti lunedì.

    Ciao

    • lerane 23 novembre 2012 a 13:00 #

      Per tua sfortuna sono un’esperta di mobilità e, tra le varie cose, sono stata l’unica italiana chiamata a far parte del team internazionale di esperti di un progetto europeo car free cities. La somma dei chilometri di parole che hai scritto sopra non produce un metro di mobilità sostenibile.
      Per tua sfortuna, se hai l’accortezza di leggere bene ed eviti di guardare solo dove ti fa comodo, guardo sempre alla sostanza e non alle giacchette: https://bicisnob.wordpress.com/2012/10/31/diario-di-una-surreale-conversazione-tra-una-ciclista-e-il-sindaco-di-firenze/.
      Per tua sfortuna (“A onor del vero ricordo di un progetto di impianto a fune in una città del nord Italia… non ricordo dove però e come è andata a finire”) di un progetto di cabinovia urbana s’era parlato proprio a Verona ( http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/23-marzo-2011/bentegodi-fiera-aeroporto-catullo-presentato-progetto-funivia-190286806348.shtml ). Indovina un po’ che posizione hanno preso i grillini locali?

      • lerane 23 novembre 2012 a 15:07 #

        Inoltre mi sembra che la tua proposta originaria fosse differente:
        Post di Luca Salvatore su sito Roma5Stelle ( http://www.roma5stelle.com/forum/42-discussione-generale-trasporti/7002-come-eliminare-il-traffico#7098 )
        Ecco quello che scrivevi:
        La soluzione è molto semplice. Il traffico privato all’interno della città deve essere a pagamento. Più si entra verso il centro e più si paga. Ovviamente i mezzi pubblici devono essere fortemente rinforzati. Al limite potranno essere studiate delle forme di costo agevolate a seconda di dove si alloggi all’interno della città. Magari con delle fasce concentriche di prezzi, rimanendo all’interno di tale fascia non si paga, attraversandole si. Dobbiamo tutti essere fortemente disincentivati a prendere i mezzi privati.
        Ad esempio, dall’esterno se si vuole accedere all’interno del GRA 1€ + fascia verde 1€ + anello ferroviario 1€ + centro storico 3€. Quindi per chi lavora appena fuori il centro storico ed abita oltre il GRA andare al lavoro in auto gli costerebbe 6€ + costo carburante + ammortamento costo auto, bollo, assicurazione.
        Calcolando un’auto dal costo di 12000€, vita utile dell’auto 10 anni, 220 giorni lavorativi annui, costi di gestione auto annuali: bollo,assicurazione,manutenzione 150+800+200=1150. (1200+1150)/220= 10€ circa al giorno di costo auto + 6€(pedaggi) + 4€(carburante)= 20€ al giorno per andare a lavorare. Con un calcolo di questo tipo si disincentiva anche l’uso delle due ruote!
        Un meccanismo simile potrebbe alla lunga incentivare il decentramento delle attività produttive accorciando le distanze tra lavoratore e luogo di lavoro
        Punto fondamentale è poi la lotta alla sosta selvaggia che intasa in forma opprimente anche le arterie più larghe.
        Io sono per questa soluzione che se non erro hanno già adottato a Milano e a Londra ancor prima.
        Fondamentalmente il problema nasce dal fatto che a Roma si lavora quasi esclusivamente al centro. Un gran numero di persone abitante oltre il GRA passa attraverso le periferie interne del raccordo anulare intasando tutte le consolari. A loro si aggiungono gli abitanti delle periferie stesse.
        Vanno quindi creati dei grandi punti di scambio da mezzo privato a pubblico nelle zone limitrofe il GRA o anche più esternamente. Da lì si deve poter procedere con i soli mezzi pubblici. Per questo la funivia urbana essendo di veloce costruzione ed economicamente vantaggiosa potrebbe essere una soluzione!
        Contestualmente vanno sviluppate le ciclabili distribuite capillarmente in tutto il territorio urbano con attraversamenti di parchi e aree verdi al fine di valorizzarli e renderli di ancor più facile fruizione.
        Le preferenziali in molte periferie sono impossibili da costruire poiché manca fisicamente lo spazio.
        Costruire nuove strade è tassativamente da escludere poiché dove si costruiscono nuove strade si da una scusa a palazzinari di ergere nuove case.
        Ci sarebbe poi da parlare di edilizia popolare in aree centrali rivalutate dal punto di vista edile in modo da riavvicinare al centro cittadino la popolazione e dare una mano alle imprese edili che nulla più avrebbero da costruire intorno alla città.
        Purtroppo è tutto un intreccio di malagestione stratificatasi dal dopoguerra ad oggi. Dimenticavo… parcheggio giornaliero… 4€ o 8€ non ricordo. Quindi siamo già arrivati a 24€ e ho fatto parecchi sconti!

      • Luca Salvatore 23 novembre 2012 a 17:54 #

        Purtroppo non ho la possibilità di rispondere sotto al tuo commento. Quello in cui riporti un mio scritto nel forum.
        Rispondo qui nuovamente.

        La proposta che hai ripreso dal forum è la mia. Il movimento non sono io. E’ un’aggregazione di persone e di idee a cui tutti possono partecipare.
        Personalmente in quello che ho scritto non vedo nulla di male. E’ solo l’individuazione di una problematica da un certo punto di vista volto a disincentivare l’uso dell’auto a favore di mezzi alternativi (bus,treni,bici,…). Sopratutto è una discussione vecchia. Le idee aggregandole e condividendole si evolvono.

      • Luca Salvatore 23 novembre 2012 a 16:25 #

        Mi sono guardato il sito http://www.carfree.com e credo finalmente di aver capito cosa intendi. Mi dispiace ma hai preso una cantonata. Ti stai confrontando con il programma sbagliato. Hai preso il programma della mobilità che si interfaccia con l’attuale sistema urbanistico e merita, con urgenza, di essere potenziato. Quello di cui non parli ma che scrivi tra le righe, poiché le uniche proposte che hai descritto sono già inserite nel nostro programma, è la visione futura di una città completamente riorganizzata, ricostruita da zero, abbattimento e ricostruzione di interi quartieri. Mi trovi pienamente d’accordo pur nei limiti che Roma può offrire ma nell’attuale situazione economica è pura utopia. Oltretutto non è il compito del tavolo mobilità, ma di quello di urbanistica. In una situazione di urbanizzazione ben definita il trasporto sostenibile viene da se.
        Gli obiettivi del 20-20-20-40 come già risposto non li vogliamo solo raggiungere ma sopratutto superarli. Ma non puoi pretendere di usare come esempio città della misura di Parma, Verona e il resto d’Italia. Anche Milano è una realtà particolarmente diversa.
        Ti lascio poi libera di pensare che le soluzioni da noi proposte non servano a nulla.
        A questo punto mettiti in gioco e invece di lamentarti agisci.

      • lerane 23 novembre 2012 a 16:53 #

        Luca, grazie del suggerimento, sto agendo e continuerò a farlo sempre di più. Sono tra le organizzatrici del movimento #salvaiciclisti e degli Stati Generali della Mobilità Nuova a Reggio Emilia. Ti chiedo di leggere con attenzione quello che segue e che ho già scritto in tutte le salse: a me interessa la sostanza, solo la sostanza. Quella vostra bozza di programma sulla mobilità è fatta davvero male, mescola pere con mele e in alcuni casi (la rete di cabinovie/funivie) rischia di farvi coprire di sberleffi. Non lo dico solo io, ho visto che queste considerazioni sono state fatte anche al vostro interno, nel forum di discussione del programma trasporti. Vi do’ un consiglio interessato (interessato perché mi interessa la qualità di questa città). Appallottolate quel programma e riscrivetelo partendo da quelli che devono essere secondo voi i nuovi target numerici del modal share a Roma (quanti col mezzo privato, quanti col mezzo pubblico, quanti a piedi, quanti in bici, quanti con mezzi condivisi) e poi a cascata elaborate proposte credibili per raggiungerli, mettendo in cima la riduzione della velocità su tutte le strade comunali con eccezione delle principali arterie di scorrimento (solo nel 2011 a Roma sono morte 139 persone in incidenti stradali e qualunque sia stata la causa del sinistro è la velocità ad aver determinato la gravità dell’incidente).
        Di candidati che annunciano di aver trovato la soluzione magica per risolvere i problemi del traffico, Roma non ne ha più bisogno. Servono obiettivi di mandato seri, numerici e verificabili anno per anno. Solo così si cambia davvero il modo di amministrare una città, dimostrando che si è più chiari e più concreti degli altri, non proponendo soluzioni strampalate come le funivie.

    • celmarco 27 novembre 2012 a 21:44 #

      Luca ma quando scrivi che per le funivie “l’impatto ambientale è estremamente basso (pochi metri quadri di superficie occupata a fronte di vari km da percorrere)” allora mi chiedo come fanno a salire e scendere i passeggeri, al volo? Si arrampicano sui piloni e si lanciano nel vuoto? Evidentemente ci saranno delle stazioni e le stazioni della funivia devono essere alte se l’obiettivo è scavalcare palazzi, ferrovie e strade. E una stazione di funivia sono parecchi mq e mc di cemento. E quanti passeggeri/ora porta una funivia? E come viene gestita l’ora di punta? La funivia o va o non va. Su che tratte le avete pensate? Ci sono stazioni intermedie? Poi è possibile che in alcuni casi un sistema funicolare possa funzionare, ma ci deve essere dietro uno studio di fattibilità ben dettagliato. Per quello che ho visto in giro nel mondo i vari sistemi a funi hanno solo una valenza turistica, e lavorano in perdita. Quindi messa così la proposta della funivia mi sembra proprio una boutade.

  27. renato plati 22 novembre 2012 a 14:35 #

    Non so a Roma, ma I “grillini”, come li chiami tu, a Milano hanno questo programma. http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/milano/programma/00-tutto-programma.html#Mobilit%C3%A0

  28. Stefano 23 novembre 2012 a 11:13 #

    A Gardaland il premio per la mobilità nuova. Ortobruchi per tutti.

  29. Luca Salvatore 23 novembre 2012 a 11:57 #

    Ho inserito un commento alle 13:31 di ieri 22/11/2012 ed è ancora in moderazione. Lo pubblicate per cortesia! Non contiene parole scurrili o offensive, pertanto non vedo motivi per la sua non pubblicazione.

    • lerane 23 novembre 2012 a 12:07 #

      Mi spiace, non dipende da me. WordPress l’aveva infilato nello spam. Chissà come mai? Come vedi approvo tutti i commenti, anche quelli violenti e minacciosi (sono anche quelli informazione, perché danno l’idea del modo di pensare di alcuni…)

      • pippo 23 novembre 2012 a 13:05 #

        piccola postilla x tutti quelli che stanno animando questa discussione: come dice, giustamente Luca Salvatore, una città va vista nel suo complesso e nella sua complessità (aggiungo io)…ecco mi pare che in alcuni commenti stia emergendo un pò troppo la visione “secondaria” assegnata alla periferia che esiste solo in funzione del centro…è lo stesso errore che si è fatto (e si insiste) dividendo la città in fasce o anelli in occasione dei provvedimenti antismog…noi che stiamo dall’altra parte della fascia verde non abbiamo polmoni migliori di chi abita al colosseo o altra zona a vostra scelta, e non regge la scusa che in periferia la gente non può permettersi maghine euro5/6/7/8…

        cerchiamo di abolire concetti assurdi come quello dei parcheggi di scambio fatti in periferia…sostituendoli con rastrelliere videosorvegliate (o magari con la possibilità di prendere la metro con la bici sempre a ogni ora) o con potenziamento delle linee verso le stazioni metro…

        in altre parole, rane e grillini (mi piace ‘sta cosa 😀 ) nelle nostre dissertazioni sul futuro di questa città cominciamo a ragionare in termini globali…alla mobilità in bici, in tram, in filobus cominciamo ad aggiungere proposte di legge su distanze massime tra casa e lavoro, proposte sul telelavoro, delocalizzazione degli uffici dei ministeri e delle grandi aziende in periferia, e studiamo soluzioni affinchè un “periferico” non sia costretto a venire al centro per assistere ad un concerto o per andare al cinema…(se non vogliamo fare cinema in ogni quartiere, si potrebbe istituire qualche linea serale che tocchi i vari cinema o teatri di roma già esistenti)
        ciao

      • lerane 23 novembre 2012 a 13:19 #

        Pippo quello che dici, filosoficamente, ha molto senso. Si tratta di dargli sostanza programmatica. Il modello attuale delle città italiane (non solo di Roma) è quello della zonizzazione segregata in cui a varie zone della città si affidano funzioni completamente diverse (da una parte si dorme, da una parte si lavora, da una parte si fa la spesa, da una parte si studia…) mentre una città efficiente – efficiente anche dal punto di vista dei trasporti – è quella dove si riproduce l’uso promiscuo delle varie aree che compongono una città, integrando nello stesso quartiere la funzione residenziale, quella commerciale, quella terziaria e quella ricretiva. Questo purtroppo è un processo lungo. Ma un compito, diceva mia nonna, dura il tempo che è necessario a fare il compito, più il tempo che passa prima che tu inizi a lavorarci. Insomma, bisogna partire… Ritornando al tema traffico, l’elemento su cui si concentrano le esperienze internazionali è prima di tutto quello della riduzione della mobilità motorizzata individuale e non quello dell’offerta di alternative. E la ragione è semplice: l’offerta ha un costo (spesso elevato) e il risultato anche con tutte le analisi previsionali del caso resta un incognita. Mentre se parto riducendo tutti gli spostamenti motorizzati che è possibile ridurre (con azioni piuttosto semplici e a costo zero) posso tarare nel migliore dei modi anche l’offerta e dunque le infrastrutture su cui orientare le risorse. Converrai con me, però, che mentre è lecito che la signora in attesa alla fermata del bus sulla Casilina possa avere una sua personalissima opinione su come migliorare la mobilità a Roma e addirittura nel pianeta, non è la mediazione dell’insieme delle opinioni personali che può far nascere un buon progetto sulla mobilità.

  30. Luca Salvatore 23 novembre 2012 a 17:42 #

    Mi dispiace, ma il trasporto a fune non è una soluzione strampalata. Ne parlavano così in molti salvo poi ricredersi numeri e spiegazioni alla mano. Ripeto che sono soluzioni per il collegamento di zone periferiche attualmente mal collegate in forma fisica (strade inesistenti o troppo piccole, totale mancanza di alternative economiche…)
    Ci sono vari comitati che si battono per questo sistema affinché si possa ottenere un sistema funzionale ed economicamente fattibile in breve tempo, anche tramite project financing dal basso.
    Costruire nuove strade ora vorrebbe dire in futuro avere la scusa per la costruzione di nuove cubature. Con ciò non vogliamo dire che siamo contrari a priori. E’ come un cane che si morde la coda e se questo cane (cittadini) non si ferma un momento e capisce (rivoluzione culturale) cosa sta facendo, il sistema o si ferma un momento e poi riparte oppure non si ferma più fino ad un eventuale collasso.
    Dato che ti sei letta il forum dovresti anche aver letto che ci sono progetti già elaborati. Uno era stato anche approvato salvo poi il cambio di giunta e lo stravolgimento da parte politica di tale progetto tale da far desistere gli stessi architetti che lo avevano elaborato, portandoli a ritenere le nuove soluzioni non più efficaci.
    Abbiamo inserito gli impianti a fune come una voce del programma non come una soluzione a tutti i problemi di trasporto pubblico di Roma. Quindi non esagerare con le giostre.
    A questo punto spero che #salvaiciclisti candidi qualcuno poiché fino ad ora non mi sembra che ci sia stato uno schieramento politico che li abbia ascoltati. E non mi illudo che lo facciano in futuro.
    Perdonami poi, ma da quello che scrivi non hai assolutamente capito come funziona e cosa sia il Movimento 5 Stelle.

    Spero di vederti lunedì.

    • lerane 23 novembre 2012 a 17:50 #

      Qualcuno che ci ha ascolta c’è: Reggio Emilia ha deliberato i 30 orari in tutto territorio comunale, Udine ha fatto altrettanto, Catanzaro idem e Ferrara sta per farlo. Nel giro di poche settimane (la proposta è scaturita dagli Stati Generali che si sono tenuti a inizio ottobre) siamo già a 4 capoluoghi di provincia a cui si aggiungono altri centri più piccoli come Saronno o Arco di Trento che hanno implementato la nostra principale proposta sulla mobilità. E si tratta di delibere, non di programmi elettorali.
      Buon fine settimana

      • Luca Salvatore 23 novembre 2012 a 17:58 #

        Parlo di Roma e della sua interezza non di un suo singolo condominio quali sono a confronto quelle città. Che altrove ci siano amministrazioni con un po di sale in zucca ne sono felice. Torno a ripetere che i territori di cui parli sono profondamente diversi da Roma per mille motivi.

        Buon fine settimana anche a te

      • Enrico 24 novembre 2012 a 12:50 #

        Ti ringrazio di aver constatato che il nostro programma non è all’altezza. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto aiuto a tutta la collettività, ed abbiamo organizzato l’incontro di lunedi (a cui seguiranno molti altri non solo con il mondo della ciclabilità)…quindi, dove sta il problema? Avevi ragione se noi avessimo detto “Questo è il nostro programma immutabile, scolpito nel marmo”….ma visto che abbiamo detto che tutto può essere modificato, rivisto, migliorato….mi auguro di poterci incontrare e che tu possa condividere le tue conoscenze…..come dice qualcuno “se io ho una idea, e tu hai una idea, e ce le scambiamo, abbiamo due idee….”….

      • renato plati 27 novembre 2012 a 08:33 #

        che dire, obiettivo centrato. http://lerane.wordpress.com/2012/11/26/la-ciclista-urbana-e-lo-stalking-on-line-dei-sostenitori-romani-di-beppe-grillo/ volevi dimostrare che i “grillini” sono brutti e pure maleducati. Puntuali sono arrivati gli insulti (sempre anonimi eh) Non importa se nel merito il tuo era un articolo a dir poco superficiale. Ora cmq puoi passare alla cassa.

      • lisa 27 novembre 2012 a 08:36 #

        Renato mi stupisce per causticità e sitesi! Meglio non si poteva dire.

      • lerane 27 novembre 2012 a 08:53 #

        Renato Plati, gli insulti sono anonimi fino a un certo punto visto che a ogni commento è collegato un’indirizzo ip. Qualcuno di quelli che ha insultato, nella foga, non ha riflettuto sul fatto che ha usato lo stesso indirizzo ip (con nome e cognome vero) in altre occasioni. C’è, insomma, una tracciabilità anche degli insulti anonimi che dice chiaramente da dove arrivano e che, se vuoi, è a tua disposizione.

  31. alex 26 novembre 2012 a 21:48 #

    anziché criticare se hai proposte migliore partecipa. il ms5 siamo tutti, sei anche tu, se non vuoi farne parte allora taci. ovvio che sei pagata da qualcuno per attaccare alla cieca proposte che restano tali finché non sono votate dai cittadini, te compresa.

  32. alex p 26 novembre 2012 a 21:57 #

    quella blogger è un fake, cercate la sua foto, è presente in numerosi blog, guardate

    ovvio che è una strategia per colpire il m5s – ne pensano di tutti i colori
    se ha qualcosa da dire può farlo nelle assemblee pubbliche, aperte a tutti, certamente si rende più utile che criticare su un blog… troppo snob, appunto
    w m5s

  33. Alessandro 27 novembre 2012 a 08:44 #

    Visto che spesso si è parlato di “cose pratiche”, in punta di piedi e senza proclamarmi esperto del settore, vi volevo segnalare una iniziativa del comune di Torino di cui ho sentito parlare. In sostanza l’amministrazione comunale vieta alle assemblee condominiali di impedire la sosta delle biciclette degli spazi comuni condominiali ove, ovviamente, non siano di grave e palese intralcio. Dare la possibilità a chi vuole di custodire la propria bici in zone “protette” può far crescere senza dubbio il numero di persone che, anche se un giorno a settimana, proverà ad utilizzare la bici per le proprie esigenze di mobilità.
    Per chi ha a cuore questi temi, sentirsi rispondere in assemblea condominiale, magari dal vicino di casa che va a prendere il bambino a scuola (a un km da casa) con il suo fichissimo suv, che l’estetica condominiale serebbe rovinata dall’istallazione di una rastrelliera è una mortificazione.
    A mio modesto avviso, una delibera comunale che si muove in questa direzione, non costa nulla e “costruisce” molto!

    • lerane 27 novembre 2012 a 08:46 #

      molto giusto

  34. Michelangelo 27 novembre 2012 a 11:50 #

    O sei con noi o sei contro di noi!
    Bello sport il linciaggio mediatico, quello informatico poi è uno spasso.
    Bollite la Rana ma, fatelo a fuoco lento, altrimenti salta dalla pentola.
    M!!!

  35. lory 27 novembre 2012 a 17:25 #

    NON HAI MINIMAMENTE letto il programma dell’ M5S ma insulta…. Normale che la gente comune ti mandi a cagare 😀

    • lerane 27 novembre 2012 a 18:14 #

      Cosa ti fa pensare che non l’abbia letto visto dal momento che ho postato la versione integrale del programma M5S e l’ho commentata? L’unica cosa normale che vedo è che molti come te sono troppo faziosi per guardare alla sostanza delle cose e si soffermano solo su quello che pensano gli faccia comodo. Ma il comodo dei singoli non è l’interesse di tutti. Però se a te fa piacere pensare il contrario sei liberissimo di farlo. Anzi, mi fa piacere che tu e altri lo facciate, perché la banalità e la pochezza delle vostre argomentazioni rafforza la veridicità di quello che ho scritto.
      Baci

  36. vic 27 novembre 2012 a 21:12 #

    non capisco come pensi di scrivere tali cavolate senza essere sommersa di insulti! mi pare che gli unici a sentire l’opinione dei ciclisti siano quelli del m5s, il programma è in costruzione e migliorabile con i cittadini, ma offendere il lavoro di centinaia di persone fatto fin ora è controproducente per tutti.

  37. rosarita88 28 novembre 2012 a 13:58 #

    Anche io in occasione delle elezioni in Sicilia ho letto l’intero programma del movimento a 5stelle e l’ho trovato pieno di visionarie idee ma non c’era nessun accenno a come realizzarlo. Parole, parole, parole e propaganda( basti pensare a Grillo che attraversa a nuoto lo stretto di Messina) e tutto questo non rende il movimento più meritevole delle altre forze politiche che gonfiano i loro programmi, ma realizzarli è un’altra cosa. Questo è quello che penso io http://cabinarmadio.wordpress.com/2012/11/03/il-grillo-parlante/

  38. marcomtl 22 dicembre 2012 a 14:25 #

    Sono arrivato qui per la ciclopedia, quindi ecco perché posto così fuori tempo.

    Sinceramente non mi sembra un programma per le auto, magari un programma poco specifico in alcuni punti e che magari tu vorresti più coraggioso in altri.

    Roma presenta una rete di metropolitane sottosviluppata rispetto alle grandi città del mondo, mi sembra che almeno studiare la possibilità di fare una cabinovia o funivia sia una buona idea… non credo che nessuno vi prenderà in giro, dato che esiste a New York (che è piatta!) a Honk Kong. a Rio de Janeiro a Portland in Oregon (tanto per parlare di un posto dove le bici contano sul serio).

    Se ne sta parlando anche per la città dove vivo io, Montreal, che rispetto a Roma è piatta, ha 4 linee della metro nonostante sia la metà come estensione, e come struttura per i ciclisti è tipo due ere avanti a Roma (e quasi tutte le città del mondo). Questo perché la maggior parte del traffico di una città viene dalle periferie e dalle città satellite, che poi questa struttura cittadina vada cambiata ci può stare, di certo non lo fai in una legislatura al comune (ma nemmeno in 5).

    Per me, l’integrazione ferrovia/bici è la vera risposta all’auto per andare a lavorare… certo il programma mi pare insufficiente lì dove non individua nero su bianco dove fare SUBITO delle ciclabili per permettere un percorso organico ai ciclisti. Che è una lacuna di base della bici a Roma.

    In generale, tu hai uno stile aggressivo quando scrivi che ti aspettavi? Ad ogni modo rispetto agli altri partiti mi sembra almeno abbiano un punto di partenza…

    • lerane 22 dicembre 2012 a 14:28 #

      dai marco non è aggressivo è ironico

      • marcomtl 22 dicembre 2012 a 15:38 #

        Diciamo parecchio tagliente… aggressivo è un’esagerazione in effetti. Personalmente lo posso anche apprezzare, purtroppo (o per fortuna) non abbiamo tutti la stessa sensibilità.

  39. Michele Bean 9 marzo 2013 a 11:20 #

    Intanto tutto il governo e le sue strutture andrebbero spostate in blocco all’Eur. Prima cosa.
    Un servizio di autobus elettrici.
    La bici per Milano va bene, è piatta. Roma è più complicata non sono per la morfologia, ma per la gente. La gente a piedi e in bici ci va poco. Quindi scuola educazione civica e riorganizzazione mentale delle persone.
    Vi posso dire che in Sicilia per esempio la gente prende l’auto anche 200 metri.
    Quindi si parte da li.
    Intanto in barba ai canottieri sul Tevere io dragherei il fiume e farei una via di trasporto via acqua. Grillo lo dice sempre per le merci e per le persone.
    E’ assurdo pensare a spostarsi solo per strada avendo migliaia di km di coste e canali.
    Roma stà già calando per traffico perchè le persone non hanno più i soldi per auto e benzina.
    Sul programma c’è scritto in modo chiaro che faranno le piste ciclabili coperte e i parcheggi.
    Poi abbiate pazienza: ma che facciamo rivoluzioniamo tutto subito? Intanto che entrino
    in parlamento che regolarizzino il sistema e poi una cosa per volta la si aggiusta.
    Perchè non avete spronato i governi precedenti? Perchè commentare il lavoro di persone che non hanno ancora iniziato a farlo?

    • lerane 22 marzo 2013 a 16:44 #

      Michele so’ anni che sprono i governi. Quello che vorrei evitare è che i prossimi (di governi) siano peggiori o analoghi ai precedenti…

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